In un mondo sempre più orientato verso la sostenibilità e l’innovazione, Bryo si conferma pioniere nel settore dell’energia rinnovabile con il lancio del progetto Hydrosolarways, in collaborazione con il Politecnico di Milano e presentato in esclusiva a Key Energy 2024. Durante la conferenza Davide Crippa,  Giuliano Rancilio e Laura Campagna (Fondazione Politecnico di Milano), insieme a Davide Gavanelli (CEO di Bryo) hanno spiegato come l’obiettivo del progetto sia quella di creare soluzioni alternative per la produzione di energia da fonti rinnovabili , introducendo un innovativo sistema di copertura per corsi d’acqua, mediante un impianto capace di generare energia pulita senza occupare terreni e contribuendo alla diminuzione di evaporazione di acqua dovuta all’ombreggiamento dei canali.

I vantaggi offerti da questa innovazione sono molteplici, inclusa la possibilità di autoconsumo a distanza, migliorando significativamente il ritorno economico. Nonostante le potenzialità, l’utilizzo di questi canali rimane, per ora, limitato a enti aziendali in specifiche regioni italiane come Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna.

Il concetto alla base di Hydrosolarways non è del tutto nuovo per Bryo.

Come infatti riporta Davide Gavanelli, CEO di Bryo:

“Il primo impianto fotovoltaico galleggiante installato da Bryo risale a più di 10 anni fa. Questo progetto però nasce dalla volontà di voler esplorare contesti più ampi e complessi, per comprendere il contesto territoriale in cui ci troviamo e per fornire dati precisi e verificati. L’innovazione principale risiede nell’uso di superfici acquatiche come supporto per i pannelli solari, una strategia che oltre a preservare il suolo, sfrutta l’acqua come elemento rinfrescante per aumentare l’efficienza dei pannelli. L’idea nasce dalla necessità di identificare fonti energetiche alternative che non siano limitate dallo spazio terrestre disponibile. L’installazione di impianti fotovoltaici su specchi d’acqua apre la strada a una diffusione capillare dell’energia rinnovabile, permettendo ai gestori delle strutture idriche di assumere un ruolo attivo nella trasmissione energetica.”

I vantaggi offerti da questa innovazione sono molteplici, inclusa la possibilità di autoconsumo energetico a distanza fino a 1 MegaWatt per 11 chilometri, migliorando significativamente il ritorno economico. Nonostante le potenzialità, l’utilizzo di questi canali rimane, per ora, limitato a enti aziendali in specifiche regioni italiane come Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna.

Come hanno spiegato Giuliano Rancilio e Laura Campagna, Fondazione Politecnico di Milano, negli ultimi anni, l’installazione di sistemi fotovoltaici ha registrato un’impennata a livello globale, con una crescita particolarmente marcata in Italia, che mira a raggiungere obiettivi ambiziosi di capacità installata entro il 2030. La tendenza italiana di prediligere l’installazione di pannelli sui tetti piuttosto che su terreni agricoli potrebbe evolversi verso soluzioni innovative come quelle proposte da Bryo, che offrono protezione dalle alte temperature e integrano la generazione di energia solare.

Chiude Davide Crippa:

“Queste soluzioni non solo promuovono l’efficienza energetica e la sostenibilità, ma si inseriscono in una visione più ampia di mobilità e urbanistica eco-compatibile. Bryo, con il suo impegno verso l’innovazione e la collaborazione con istituti di ricerca di prestigio come il Politecnico di Milano, dimostra di essere all’avanguardia nella transizione ecologica, proponendo soluzioni che guardano al futuro energetico del pianeta con ottimismo e responsabilità.”

Nella foto da sinistra: Davide Crippa, Davide Gavanelli, Laura Campagna, Giuliano Rancilio